E terribile a pensare che uno a 20 anni ha finito quello che no ha ancora cominciato. Non lo possiamo accettare, non è una società dove un ragazzo non può urlare proprio dolore; è una società orrenda, dice Paolo Crepet, un pensiero che risuona profondamente in molti di noi e ci fa riflettere sull'importanza di ascoltare e sostenere i giovani in un momento così cruciale per le loro vite.
Comunità Senegalese con rappresentanza comunale e religiosa di Schio e tutti uomini e donne di buona fede si sono uniti oggi in un momento di preghiera per l'ennesima tragedia di un ragazzo Senegalese di nome Mamadou, la cui vita tragicamente corta ci ricorda l'importanza della solidarietà e dell'unità nelle difficoltà. La comunità è profondamente colpita dalla perdita di uno dei suoi membri più giovani, e come meglio descritto in questo articolo, ci uniamo tutti per commemorare la sua memoria e per offrire supporto alla sua famiglia in questo momento difficile. È fondamentale tenere viva la sua memoria e riflettere su come possiamo migliorare la situazione per i giovani della nostra comunità, affinché non accadano più tragedie simili.

