Biografia di Gabriel

Nascita e primi anni di vita

Gabriel è venuto al mondo a Thiene da genitori bosniaci, Sanja e Sasa, il 3 settembre 2001. Sin dall'infanzia, era un bambino sano e vivace, trascorrendo i suoi primi anni di vita nel centro di Thiene, in via Gioberti n. 2, dove la sua famiglia abitò fino al sesto anno di Gabriel. In seguito, si trasferirono a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia, dove Gabriel continuò a vivere come un bambino energico e felice. La sua gioia aumentò ulteriormente, poiché trascorreva molto tempo vicino al mare con i suoi genitori durante i caldi mesi estivi, quando erano liberi dagli impegni lavorativi. La famiglia di Gabriel inizialmente abitava fuori dal paese, ma nel 2009 si trasferì nel centro del paese, in Piazza dell'Unità n. 1, dove rimasero fino a quando, molto desiderato, ritornarono a Thiene nel mese di aprile 2016.

Gabriel con il suo coniglio
Gabriel con il suo coniglio
Gabriel seduto sul PC
Gabriel seduto sul PC
La scuola ha portato un elemento inaspettato nella vita di Gabriel

Gabriel ha iniziato la scuola elementare e nel frattempo un nuovo bambino è entrato nella sua vita: un cucciolo che si riferiva a se stesso come a un cucciolo, di nome Viktor. Gabriel si deve adattare alle nuove circostanze create da Viktor. Nonostante i suoi doveri scolastici e di studio, Gabriel trova sempre del tempo libero per giocare e prendere in braccio Viktor, che lui chiamava affettuosamente il suo piccolo cucciolo, fino alla fine dei suoi giorni. Per Gabriel, Viktor è stato sempre come un bimbo da coccolare, anche se con il passare del tempo, Viktor non era più un bambino; Gabriel continuava ad amarlo senza fine.

Gabriel e Viktor in una pausa di gioco
Gabriel e Viktor in una pausa di gioco
Gabriel tiene appena nato il suo fratellino Viktor
Gabriel tiene appena nato il suo fratellino Viktor
Infanzia ai primi anni di scuola

Gabriel, come tutti i bambini, ha frequentato la scuola elementare vicino a dove abitava con i genitori, nel centro di Ronchi dei Legionari. La scuola era distante poche centinaia di metri. Come alunno, era un bambino bravo, rispettoso e responsabile, sempre pronto ad aiutare i compagni e a collaborare con gli insegnanti. Finché scrivo questo testo, mi sembra che tutto quel periodo, durato otto anni, sia passato in un attimo. Le giornate erano piene di avventure e scoperte, e ogni nuovo concetto appreso sembrava un piccolo passo verso la crescita. Dopo le scuole elementari, Gabriel ha continuato il suo percorso alle scuole medie, sempre poco distante da casa, attraversando il parco comunale, dove viveva, in piazza dell'Unità numero uno. Questo parco era il suo rifugio, un luogo dove amava trascorrere il tempo con gli amici, facendo giochi all'aria aperta. Così Gabriel ha finito anche le scuole medie tra i migliori alunni della sua classe, distinguendosi per il suo spirito curioso e la sua determinazione. Si preparava per continuare i suoi studi a Gorizia, sognando di esplorare nuove materie e ampliare le sue conoscenze, consapevole che gli anni a venire avrebbero portato nuove sfide e opportunità straordinarie.

Gabriel primo giorno di scuola
Gabriel primo giorno di scuola
Viktor e Gabriel
Viktor e Gabriel
Gabriel ha 18 anni

Qui volutamente è stato saltato un periodo di tempo che possiamo considerare lungo, dove Gabriel, da bambino, è cresciuto. È diventato un adulto, ma mi fermo in questo istante perché il resto di questa storia avviene in un periodo determinante, difficile per tutta l'umanità, come è stato anche per Gabriel. Un momento in cui lui stesso, schiacciato dai suoi pensieri e non avendo la possibilità di muoversi liberamente, ha cominciato il suo percorso di chiusura in se stesso. Questo è un periodo maledetto, chiamato periodo della pandemia da Covid. Non andrò a presentare ulteriormente la biografia di Gabriel, perché è stato un periodo di discesa personale. Durante questi anni di isolamento, ha affrontato innumerevoli sfide e ha dovuto combattere contro i propri demoni interiori. Per sua sfortuna, ha sviluppato una fobia per gli ospedali e per tutto ciò che riguarda interventi medici, cosicché ha preso, senza esserne consapevole, una strada senza uscita, che per lui è stata tragica. Le sue giornate, un tempo piene di sogni e speranze, sono diventate un susseguirsi di ansie e apprensioni, trasformando la sua vita in un labirinto da cui sembrava impossibile uscire. Mentre il mondo intorno a lui continuava a cambiare a una velocità allarmante, Gabriel si sentiva sempre più perso, come un naufrago in un oceano tempestoso. Ma, nonostante tutto, esisteva una piccola fiamma di speranza nel suo cuore, un desiderio di riconnettersi con il mondo e di ritrovare la gioia che una volta lo accompagnava. Le sfide possono spesso apparire insormontabili, ma la resilienza umana è sorprendente, e talvolta basta un piccolo incoraggiamento per iniziare a vedere un barlume di luce alla fine del tunnel.

Gabriel è grande 18 anni
Gabriel è grande 18 anni